Ci sono cose che sarebbe riduttivo e presuntuoso voler racchiudere in un modulo.
La voglia – il bisogno – di estrema catalogazione, è proprio una delle cose che non ci piacciono. Crediamo, piuttosto, nella complessità e la abbracciamo come un valore.
La conoscenza (e la sua gestione) è al centro di questa complessità. Quando è rivolta verso se stessi, come consapevolezza. Quando codificata e comunicata è asset intangibile dell’azienda, materia tanto difficile da trattare, quanto è necessario e strategico farlo.
E’ qui che si manifesta la cura, atteggiamento che richiede a chi si occupa del personale di prestare attenzione, custodire, provvedere alle persone: innanzitutto se stessi e poi gli altri, il mondo. Infatti, solo chi sa prendersi cura di se stesso, facendosi carico della propria formazione, del proprio sviluppo, conoscendo se stesso, dedicando il tempo giusto alla riflessione, può prendersi, infine, cura degli altri.
Una sfida difficile, in un tempo in cui la velocità è sempre più un parametro di valutazione. In un tempo in cui lavorare sotto pressione, per obiettivi che sono quasi sempre in scadenza, è diventato la nuova regola. Per vincerla, dobbiamo creare nuove abitudini, nuovi rituali, immaginare nuovi modi di pensare: queste sono le prove che ci accompagneranno non solo durante uno, ma durante tutti gli incontri di questo percorso…