L’arte collaborativa

Durante i moduli di La guida, il governo, la cura, proporremo attività di arte collaborativa.

L’arte collaborativa rifugge il museo come unico e solo tempio della conoscenza. E’ un tipo di arte che si fa assieme, in cui un ideatore/creatore partecipa alla creazione dell’opera finale con un gruppo di persone. Con una comunità.

Queste pratiche permettono di indagare una pluralità di linguaggi e tecniche; dalla musica, al teatro, al cinema, al giardinaggio e così via. Pensare creativamente un’opera audience specific, uscendo da schemi preimpostati e concentrandosi unicamente sulle risorse umane e territoriali, permette di prendere confidenza con uno stato mentale ed emotivo di possibilità inattesa.

Una delle accezioni con cui si può definire l’arte è che mette in evidenza delle cose semplici, che sono davanti ai nostri occhi, ma che nessuno riesce a vedere. L’arte collaborativa non si svolge in un tempio. L’opera finita non è un oggetto al quale poi, altre persone, daranno un valore. Non si potrà esporre né comprare. L’opera è l’esperienza in sé.

Tutte queste definizioni possono essere applicate anche alla parola formazione.

Formazione come la intendiamo noi, almeno. Non fatta nella solita aula, ma in una Cascina spersa nella natura. Senza assurdi criteri di valutazione, prodotti, modelli imposti dall’alto creati dieci anni fa, in un altro continente che non è il nostro. Una formazione che, come l’arte collaborativa, è fatta dalle persone, per le persone.

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